28 giugno 2006

Zucchero, bietole, alcool etilico (etanolo) ed energia pulita “made in Italy”

La riforma europea dello zucchero, OCM zucchero (ma sarebbe più giusto dire il riassetto mondiale della produzione di zucchero) porterà nonostante le proroghe richieste e pare ottenute dallo Stato Italiano, per la chiusura degli zuccherifici italiani e relativa cessazione della coltivazione della bietola (coltura da reddito estensivo più importante del Veneto) alla graduale scomparsa di tale produzione dalle nostre terre. Dal 2014 con tutta probabilità importeremo zucchero da Germania, Polonia (redditività in zucchero della bietola 4 volte superiore la nostra) e da altre regioni tropicali. Migliaia di posti di lavoro andranno persi e le alternative indicate nella produzione di energie rinnovabili sono tutte da costruire e soprattutto da sostenere con scelte governative di lunga prospettiva, quindi difficili da perseguire: Una promessa dell’ex Ministro Alemanno, una sfida per il nuovo Governo. In ogni caso solo poche centinaia di posti di lavoro sarebbero garantiti in un lungo futuro contro migliaia di persi subito. Non entrerò sul tema zucchero in questo post, ma piuttosto su quale sia l’energia rinnovabile suggerita. E’ l’etanolo o più comunemente alcool etilico, già utilizzato in Brasile in certa misura e guardato con interesse dagli USA per motori a combustione mista (bi-fuel). Non tutti sanno però che l’etanolo è un alcool tossico facilmente evaporabile e che richiede metalli preziosi o altre sostanze tossiche e costose per essere “immagazzinato” in celle a combustibile. Per una volta l’innovazione high-tech “MADE IN ITALY” ha brillato e ormai risolto questo problema già nel 2003. Un’azienda toscana ha sviluppato tale prodotto in collaborazione con l'Istituto di Chimica dei Composti Organometallici (ICCOM) del CNR di Firenze, che coordina anche, le collaborazioni in corso, con le Università di Milano, Trieste, Pisa e Siena. Le applicazioni immediate sono nei settori aerospaziale (Shuttle), militare, sottomarino per ora, ma in un prossimo futuro anche utilizzate per auto, cellulari (batterie), batterie auto, computer portatili, scooters, caricabatteria di vario genere, ecc. L’innovazione (premiata anche da Legambiente) evita l’impiego di metalli preziosi e con particelle di idrogeno in forma atomica (evitando problemi di stoccaggio dell’idrogeno). Unica emissione è CO2. Di tutto questo non si è sentito nei media e nelle argomentazioni dei politici in tema di energia e ambiente praticamente nulla. Per questo motivo un’azienda italiana (Technofil) ha deciso di sviluppare un programma di informazione denominato "Educating the Fuel Cell Generation" che come riportato da loro stessi “consiste nel distribuire un modello di cella monoplanare, funzionante ad alcool etilico, nelle scuole e nelle università. L'obiettivo del nostro programma è rendere consapevoli i protagonisti del futuro.”
Chi volesse capirne di più e diffondere tali informazioni può leggere qui:
http://www.premioinnovazione.legambiente.org/
edizioni/2003/schede/132.html (attaccare nell'indirizzo internet le 2 righe)
oppure qui (altro sito ma in lingua inglese)
http://www.acta-nanotech.com/market/applications.aspx