24 novembre 2005

Cari politici..ma siete sicuri di conoscere la borsa?

Si sente parlare con una certa enfasi da parte di alcuni leaders
(es. Bertinotti e Di Pietro) che è ora di colpire chi "stra-guadagna" in borsa e paga solo il 12,5% di tasse (il c.d. capital gain), mentre il povero lavoratore dipendente viene tassato in busta fino a quasi il 40%.
Letto così il discorso non farebbe una piega... ma caro Bertinotti..caro Di Pietro..
siete sicuri di sapere cos'è la borsa e chi vi investe?
Non erano forse lavoratori dipendenti molti degli azionisti presi da giochi di borsa tipo il concambio (scandaloso e che ha colpito 200.000 azionisti nel più colpevole silenzio) Seat-Tin.it, e poi le varie Parmalat, ecc?
Sono moltissimi i lavoratori dipendenti che diversificano i loro risparmi in investimenti anche di borsa, proprio per il fatto che in conto corrente oltre a non rendere (non parliamo dei titoli di Stato) ci perdono (viste le spese di tenuta conto e bolli). Inoltre è un investimento a rischio e se uno ha la fortuna di avere un piccolo profitto perchè dovrebbe cedere il 25% (come si propone) allo Stato che non rischia nulla invece? E se ci perdiamo?
Lo Stato ci defalcherà dalla denuncia redditi il 25% della perdita?
Se passa una proposta così fatta, l'Italia assisterà ad uno dei più rapidi e massicci disinvestimenti (italiani ed esteri) dall'azionario Italia a favore di altri Paesi o altre forme di investimento (magari di nuovo il mattone con un ulteriore aumento dei costi prima casa). Le aziende quotate perderanno valore e liquidità e non ritengo il Paese in questa fase ci guadagnerebbe poi tanto da sta "battaglia contro i ricchi".
Più saggio sarebbe tassare come si propone, chi detiene oltre una certa percentuale del pacchetto azionario, oppure la Golden Share (lo Stato), oppure la "Green Shoe" e mettere un limite a scalare sulla tassazione, ad es. chi ha investito fino a 80/100.000 EUR continua a pagare il 12,5%. In questo modo si terrebbe aperto il mercato e si lascerebbe anche al piccolo investitore il vantaggio di fare un pò di investimenti in titoli. Chi ha i soldi veramente investe cifre ben più elevate e dato che gli acquisti sono nominali, sono ben identificabili..
Che ne pensate?

23 novembre 2005

Quando il crimine si giustifica dietro la democrazia.

In questi giorni si parla molto del fosforo bianco, utilizzato dalle truppe USA in Iraq (e dagli altri eserciti in altri teatri di guerra).
E' solo un'altra delle atrocità che nascondono definizioni asettiche come "guerra preventiva", "ripristino della democrazia", "lotta al terrorismo". Aprire un dibattito sulla guerra non è lo scopo del mio post d’oggi.
Vorrei solo dare un paio di notizie e fare una breve riflessione.Che tale sostanza sia solo utilizzata per segnalazione, è ampiamente falso. Leggendo ad esempio al sito http://www.fas.org/man/dod-101/sys/land/m15.htm . Si vedrà come già dagli anni 80 almeno l'esercito USA indichi una granata (M15) al fosforo bianco come utilizzabile anche a scopi incendiari e contro le persone. Gli USA sono poi soliti "rinominare ogni arma" con nick names simpatici o ironici..Per chi legge l'inglese vedrà subito che una semplice granata sviluppa una temperatura attorno ai 2.760 gradi centigradi (5.000 F) nel raggio di 17 metri. Se colpiti bisogna immergersi nell'acqua ma appena si esce, le particelle riprendono la combustione.
Difficile affermare che tale sostanza serva a far luce e basta no?
Si giustificano massacri di civili come "male necessario" o "triste incidente di percorso" nel più elevato tentativo di restituire la democrazia ad un paese. C'è da chiedersi però se morire da civile per mano di un dittatore o di un occidentale di cui nemmeno si capisce la lingua e la cultura, possa essere visto come un'azione di democrazia dalla popolazione locale colpita da tanto terrore.
La guerra è sempre un fallimento e le ferite che lascia non aiuteranno la democrazia, che si sia sunniti, sciiti o sufi non ritengo ci si senta ispirati dalla democrazia, quando si guardano gli
occhi del proprio figlio morto bruciato vivo per mano del "liberatore" o chi che sia.
Personalmente come occidentale, non ho potuto trovare alcuna giustificazione a tanto scempio e a tanta scarsa considerazione della persona, nel principio del "male necessario".
Che ne pensate?

22 novembre 2005

Scusi prof.! Posso pensarla come voglio?

Dovrei aggiungere a quest'articolo un
sottotitolo: "Quando all'università esprimere il proprio parere
costa caro."
Alla fine di un corso di Politiche di pari opportunità che
ho frequentato costantemente e con interesse, mi sono visto
togliere due punti dal voto finale, per aver espresso una
opinione personale non condivisa dalla docente.
Premetto che la tesina d'esame non presentava alcuna
correzione, nè il mio parere era errato (ammesso dalla stessa
docente sotto il profilo razionale).
L'unica cosa era che l'osservazione fatta da un uomo (me)
era verso le donne. Nello specifico ritenevo che le donne
dovrebbero evitare fenomeni di mobbing donna/donna o donna/uomo
che dalle statistiche universitarie emergevano come prime
cause di blocco verso le donne stesse, in quanto era controproducente
al raggiungimento di posti di potere.
La docente si alterò dicendomi che le donne hanno lo stesso diritto
di farlo dell'uomo contro uomo. Io risposi che certo hanno diritto,
ma che parlavo sotto un profilo di mera strategia.
Infatti, l'uomo lo fa pure, ma "giocando" sul 90% dei posti di potere,mentre le donne sul 10% e così facendo arriveranno ad ancora meno.
Insomma 2 punti in meno per questo.
Ma se l'avesse detto una donna invece di me, avrebbe potuto essere
fatta la stessa osservazione da parte della docente?
A voi l'ardua sentenza, e a me due riflessioni:
1) Università è luogo di democrazia ed espressione?
2) La docente ha voluto così fare contro me un'azione di diritto
esercitando da donna un potere ai danni di un uomo?
3) Una ragazza dopo di me ha espresso un'opinione personale e la docente l'ha condivisa ed ha aumentato di un voto il suo giudizio finale.
Mah! Per diritto di cronaca presi 28, quindi non mi lamento, ritengo
però che all'Università ci sia di che riflettere sul modo di
far crescere lo spirito critico. Chi era con me si guarderà bene
dall'esprimere opinioni contrastanti con i docenti, in futuro.
Dite la vostra!

08 novembre 2005

Chi di spada ferisce, di spada perisce.

Leggendo i motivi che hanno fatto abbandonare il programma Mediaset da Bonolis, ho pensato "Chi di spada ferisce, di spada perisce".
Il motivo base del suo abbandono è l'offesa, azione che di solito, come pure in questo caso dato che proprio durante la trasmissione di domenica il conduttore si era lasciato andare a dichiarazioni pesanti soprattutto nei confronti del capo della redazione sportiva di Mediaset, Ettore Rognoni, da lui soprannominato "Er Penombra", è partita da lui. Bonolis comunque non è nuovo a questo. Chi ricorda le precedenti sue trasmissioni RAI come "Affari tuoi" ricorderà che ogni concorrente veniva "scherzosamente" offeso. Bonolis cercava sempre di ironizzare sui loro difetti fisici o psicologici o di abbigliamento..Non risparmiava nemmeno il notaio che non gradiva molto e anzi si offese. Pupo ha dimostrato che si può fare ascolto anche senza offendere nessuno e pure il notaio sembra gradire.
Forse Bonolis dovrebbe riflettere su questo aspetto del suo modo di fare televisione, dato che si ritiene (nonostante le frasi di circostanza) di fatto una persona sopra la media.
Ad ogni modo PADOVA ne guadagna. Infatti poche ore dopo, l'addio definitivo di Bonolis a "Serie A", sarà ora presentato da Monica Vanali, già co-conduttrice del programma che per chi non lo sapesse è una padovana (me la ricordo quando andava al mattino a lavorare a piedi al Cash & Carry) che per molti anni ha lavorato duro e ora ha la sua grande occasione.
Forza Monica!
Scendi dal piedistallo Paolo!

02 novembre 2005

Mondo del lavoro ed evoluzione dei settori produttivi.

Una statistica sull'occupazione negli USA recentemente pubblicata sull'Economist
ha messo in evidenza come gli occupati nel settore manifatturiero siano solamente
il 10% del totale. Il dato ha di che sorprendere la vecchia Europa, ma non tanto i
cittadini statunitensi, che questo processo l'hanno vissuto sulla loro pelle e che
già da anni sono abituati a comperare prodotti "made in China" per la maggior
parte. Ma come? Proprio gli americani contribuiscono a fare ricchi i nemici comunisti?
Eh già.. perchè le cose non stanno poi così come si sa. E poi in realtà gli USA fanno
ricchi sè stessi. Infatti la produzione è in Cina, ma i capitali sono USA e il prodotto
finito più economico anche per il consumatore (la qualità è un fattore opinabile e
che varia da prodotto a prodotto).
Quello che può essere utile trarre come strategia politica sull'occupazione da questo
dato è a mio avviso il fatto che in Europa e ancor più in Italia, si fanno guerriglie urbane
per proteggere lavori che sono ormai chiaramente destinati a scomparire dai territori
dei paesi più avanzati. Sarebbe meglio invece fornire garanzie sociali per chi è
attualmente occupato in quei settori e in base alle fasce d'età permettergli di arrivare a
fine carriera o formarlo per introdursi (da occupato) in settori con maggiore futuro.
Inoltre sarebbe il caso di indirizzare meglio gli studenti verso i settori a maggiore
probabilità di occupazione e i non studenti a cercare di studiare se non altro una
specializzazione professionale che consenta loro di avere stabilità e certezza economiche.
Invece mi pare proprio che lo scenario politico (che continua ad ignorare l'importante
rapporto SAPIR) preferisca occupare gli spazi mediatici con argomenti di basso livello
forse per coprire le vere lacune programmatiche che contraddistinguono entrambi gli
schieramenti (molte affermazioni generali prive di struttura organica).
Dite la vostra!

24 ottobre 2005

Riforma Biagi e nuovi poveri

In questi mesi e ancora di più nei prossimi si è parlato e si parlerà della riforma Biagi.Adesso cominciano a essere prodotti i primi dati sia strettamente relativi al mondo del lavoroma ancora di più (e saranno i peggiori) quelli relativi all'impatto di questa riforma nella società.Qualche informazione sintetica per una vs. indagine personale o solo per informazione:Scopo principale della riforma: Facilitare l'accesso al lavoro ai giovani, facilitare in questo compitole aziende fornendo loro agevolazioni fiscali, creare competitività regolando domanda e offerta diforza lavoro in base alle condizioni del mercato, dare dinamismo al mondo del lavoro.Primi risultati: L'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani (e degli stranieri) non è facilitatocome ci si aspettava. Infatti la percentuale di lavoratori con contratti a tempo determinato (oltre 50 tipologie di contratto possibili nella riforma Biagi) che poi si trasformano a tempo indeterminato sono molto inferiori alle stime.Conseguenze sociali: Una giovane coppia ha un reddito instabile, non può chiedere un mutuo, e avendo anche un reddito inferiore risparmia meno. Se poi resta temporaneamente senza lavoro (cali produttivi) il risparmio viene utilizzato per i beni primari. Consegue che le spese per divertimento e altri beni meno necessari vengonoridotti o annullati con minori introiti da parte di quei settori produttivi interessati e indotto.Inoltre le coppie che si trovassero entrambe in tale situazione lavorativa non sarebbero nelle possibilità di sposarsi o fare progetti di lungo termine, rimandando tale obiettivo avanti negli anni.Un minore reddito e una minore forza lavoro a tempo indeterminato produce una sostenibilità del sistema pensionisticoancora più difficile e produrrà degli anziani (per l'effetto coorte) molto poveri o con grande possibilità d'esserlo (nemmeno accumulano risparmio). L'aumentare degli immobili renderebbe anche difficoltoso l'accesso a mutui a 20 o 30 anni in particolare quelli al 80% o meno (manca risparmio per la parte rimanente).Insomma, se la riforma Biagi non viene accompagnata dalle dovute politiche sociali e di controllo del mercato del lavoro, l'Italia vedrà tempi più neri nel futuro.Dite la vostra!

Riforma Biagi, i primi segnali di conseguenze sociali.

In questi mesi e ancora di più nei prossimi si è parlato e si parlerà della riforma Biagi.
Adesso cominciano a essere prodotti i primi dati sia strettamente relativi al mondo del lavoro
ma ancora di più (e saranno i peggiori) quelli relativi all'impatto di questa riforma nella società.
Qualche informazione sintetica per una vs. indagine personale o solo per informazione:
Scopo principale della riforma: Facilitare l'accesso al lavoro ai giovani, facilitare in questo compito
le aziende fornendo loro agevolazioni fiscali, creare competitività regolando domanda e offerta di
forza lavoro in base alle condizioni del mercato, dare dinamismo al mondo del lavoro.
Primi risultati: L'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani (e degli stranieri) non è facilitato
come ci si aspettava. Infatti la percentuale di lavoratori con contratti a tempo determinato (oltre 50 tipologie di contratto possibili nella riforma Biagi) che poi si trasformano a tempo indeterminato sono molto inferiori alle stime.
Conseguenze sociali: Una giovane coppia ha un reddito instabile, non può chiedere un mutuo, e avendo anche
un reddito inferiore risparmia meno. Se poi resta temporaneamente senza lavoro (cali produttivi) il risparmio
viene utilizzato per i beni primari. Consegue che le spese per divertimento e altri beni meno necessari vengono
ridotti o annullati con minori introiti da parte di quei settori produttivi interessati e indotto.
Inoltre le coppie che si trovassero entrambe in tale situazione lavorativa non sarebbero nelle possibilità di
sposarsi o fare progetti di lungo termine, rimandando tale obiettivo avanti negli anni.
Un minore reddito e una minore forza lavoro a tempo indeterminato produce una sostenibilità del sistema pensionistico
ancora più difficile e produrrà degli anziani (per l'effetto coorte) molto poveri o con grande possibilità d'esserlo (nemmeno accumulano risparmio). L'aumentare degli immobili renderebbe anche difficoltoso l'accesso a mutui a 20 o 30 anni in particolare quelli al 80% o meno (manca risparmio per la parte rimanente).
Insomma, se la riforma Biagi non viene accompagnata dalle dovute politiche sociali e di controllo del mercato del lavoro, l'Italia vedrà tempi più neri nel futuro.
Dite la vostra!

18 ottobre 2005

Primarie e Giurassico politico

Si sono appena concluse le consultazioni primarie, nate in un clima alquanto
turbolento nel mondo politico (e non solo), sia per le lotte interne alle coalizioni e ai
singoli partiti e movimenti stessi, sia per il divario sempre più marcato tra centrodestra e centrosinistra, che contraddistinguerà ritengo, le prossime consultazioni 2006.
Ma qual'è il senso delle primarie così ideologicamente antitetiche al tentativo di tornare al proporzionale?
Sicuramente un segno di democrazia, ma dipende da che uso ora se ne farà di questo risultato che non va confuso con le percentuali di una normale tornata elettorale a livello nazionale.
Certo è che il proporzionale se da un certo punto di vista porrebbe termine ad un marcato classismo del sistema maggioritario (si propongono solo elementi che per ricchezza o titolo possono attrarre voti a detta degli esecutivi) che esclude quasi sempre un rinnovamento e una rappresentanza della vera base, dall'altro ricostituirebbe il peggio del peggio del ns. passato politico, quali liste decise ESCLUSIVAMENTE dal ristretto gruppo della direzione di partito o coalizione, nonché un non improbabile ritorno ad un sistema armonizzato delle tangenti sugli appalti ecc..
Se a questo aggiungiamo che l'omicidio in Calabria (a mio avviso) è semplicemente la richiesta di colloquio della 'ndrangheta al probabile vincitore 2006 (centrosinistra), possiamo farci un quadro di quali necessità di democrazia abbia il ns. paese.
Prodi ora dovrà dimostrare di non aver indetto primarie al solo scopo di finanziare la campagna 2006 (versamento volontario medio 4/5 euro) e dare una stoccatina politica al centrodestra, bensì di voler tener fede ai principi e valori che hanno spinto 4,4 milioni di persone a presentarsi volontariamente ad un voto di solidarietà verso il centrosinistra e protesta verso un centro destra sempre più sordo e sempre più diviso.Dite la vostra!

14 ottobre 2005

All'estero è sempre tutto meglio..ma è vero??

Ieri mi trovavo a Vienna e come nelle migliori barzellette ero in un ristorante con un tedesco e un austriaco. Si parlava del più e del meno, dall'elezione di una donna in Germania (l'ultima donna europea a guida di un paese forte fu la "lady di ferro" in UK) e delle conseguenze che questo avrà sulla politca nazionale e internazionale della Germania (e della UE.. aspettative un'altra caduta di stile di Berlusconi come non mancò di fare con la sig.ra primo ministro finlandese..).
Insomma..alla fine capitiamo sul tema sanità e..SORPRESA! In Austria le cose vanno molto
peggio che in Italia!! Incredibile no?
Infatti le ultime riforme sul sistema sanitario austriaco hanno introdotto dei principi assicurativi sul modello americano. Le persone devono avere una assicurazione (chi se lo può permettere) che però è quasi impraticabile (causa costi) per una famiglia media (se ancora esiste la middle class) con più di 3 figli. Per ogni giorno di degenza ospedaliera il paziente deve pagare un contributo e così via per tutta una serie di prestazioni mediche.
A salvare la faccia è il fatto che al contrario degli USA, il sistema austriaco fa la richiesta di indennizzo al curato solo dopo che questo ha ricevuto le cure e non prima.
Fattore peggiorativo rispetto a quello USA è che comunque la quota di contributo è uguale per tutti senza proporzionalità legata al reddito.
Se è vero allora che in Italia c'è molto da migliorare tutto sommato non va ancora così male.
Dite la vostra!

02 ottobre 2005


Italiane famose in Sud America..leggi su di lei in spagnolo http://www.ultimahora.com/vida/vida_386/madre.htm

E la UE arriverà in ritardo come sempre?

Il giornale paraguayano "Diario Ultima Hora" di oggi ci presenta un "classico" della politica commerciale legata alla strategia militare tipica della guerra fredda.
Il Mercosur (integrazione commerciale tra i paesi Sudamericani) sta cercando un'intesa con il loro gigante vicino di casa, meglio noti come Stati Uniti, i quali al contrario della lentissima UE, si stanno da anni muovendo con tenacia, lungimiranza e aggressività economico-militare in tutti i punti strategici (per un motivo o l'altro) del mondo. In questo caso è il Sud America.
Gli USA stanno ponendo come una condizione sine qua non ad un accordo commerciale con il Mercosur (estremamente bisognoso di entrare in mercati ricchi con i loro prodotti), il fatto di poter aprire istallazioni militari (per es. in Paraguay) con militari USA protetti da immunità totale (già si capisce che le intenzioni non sono certo quelle del rispetto di diritti umani e legalità).
Bisogna sapere che in Paraguay esiste giù un ufficio DEA (Antidroga ufficialmente, CIA realmente) che secondo molti politici paraguayani sta svolgendo un'azione profonda di intelligence per spaccare il blocco mercosur e permettere agli USA il controllo politico e commerciale del Sud America.
L'Unione Europea non sta compiendo alcuna reale azione di contrasto e la conseguenza sarà che per i produttori europei sarà sempre più difficile accedere a questi nuovi mercati ancora non ben conosciuti e accedere alle preziose materie prime che presto saranno saldamente controllate da imprese USA. La stessa cosa sta succedendo in Africa.
La UE può essere un importante contrappeso per questi paesi contro l'aggressività USA, ma per ora la Cina distrae l'attenzione dei ns. politici..
SVEGLIA UE!!!

29 settembre 2005

La sigla ufficiale degli USA diventerà un giorno EEUU (ESTADOS UNIDOS)?

Su webindia.com il 27 Settembre è apparso un articolo dove
si indicano i risultati di una serie di interviste a persone
che vivono a Los Angeles (non li chiamo immigranti perchè
dirlo per gli States mi pare un controsenso verbale dato
che solo i "native americans" cioè gli indiani americani sono autoctoni..).
La novità che emerge dalle interviste è che chi è arrivato da
altri paesi anche dopo lungo tempo sente sempre meno la necessità
di parlare e imparare l'inglese. Anzi, meglio il coreano o lo spagnolo.
Il caso di un peruviano che trovato lavoro in un negozio coreano,
decide di imparare il coreano per parlare con i suoi datori di lavoro e
clienti e poi ancora per parlare con i suoi vicini e fare affari con loro.
Il suo tempo libero lo passa a imparare lingua e cultura coreana che
conoscendola sempre più lo affascina.
Altro caso quello di un coreano nato a Seul e arrivato agli USA dopo
una permanenza in Argentina ha deciso di parlare spagnolo e
non ha fino ad ora sentito alcuna difficoltà, nè necessità di parlare
l'inglese a Los Angeles. Ritiene utile l'inglese solo per questioni
amministrative (ma si sa che lo spagnolo è possibile anche per
queste pratiche ora).
Insomma se è vero che gli USA sono avanti 10 anni come si usa
dire, preparamoci a un Europa dove in Germania si parlerà turco
in Italia marocchino ecc ecc..
Che sia la volta che gli italiani parleranno almeno UNA lingua
straniera correntemente? Non tutto il male viene per nuocere.
Dite la vostra!
DG

27 settembre 2005


Tanto per ridere un po'.. Posted by Picasa

PRIMARIE E PRIMATI..

Un nuovo scandalo per la corsa al potere nel mondo della politica.
Dopo le liste civetta ora le liste di proscrizione.
Per chi non volesse perdere tempo a sapere cosa sono, in breve, si
tratta di liste di "epurazione" politica per dirigenti pubblici che al momento
ricoprono ruoli all'interno della macchina burocratica dello Stato e che
sono soggetti a nomina rinnovabile.
E' una minaccia..Scopo? Cercare di tirarseli dalla propria parte in qualche caso
(anche se stavolta sarà difficile dato che le liste di epurazione devono comprendere
anche i funzionari "migratori") oppure semplice terrorismo politico e condizionamento.
Anche se è uscita da una sola parte, "de facto" lo stanno facendo entrambi i fronti,
esattamente come per le liste civetta.
In questi giorni ho avuto modo di assistere a riunioni preparatorie dei vari gruppi
e ascoltato politici di secondo livello (chiamamoli così per distinguerli dai leaders)
nei loro sfoghi di corridoio..la lotta per mantenere o conquistare le cariche è a dir
poco all'ultimo sangue e non si fanno scrupoli di attaccare, mogli, amanti (vere o presunte),
figli e parenti o amici pur di denigrare (a volte a ragione e a volte a torto) il più diretto
concorrente.
Si utilizzano pure i franchi tiratori interni (eufemismo per non chiamarli spie),
cioè quelli che vengono lamentandosi come amici alle riunioni, cercando di
fare da moderati senza troppo eccedere e poi telefonare dall'ante bagno al
presidente di partito o segreteria per riferire a caldo tutto e preparare
comunicati stampa che brucino sui tempi le mosse in preparazione.
Insomma ragazzi, se volete vedere la politica oltre i libri, andate a questi
incontri come simpatizzanti e ne vedrete delle belle.
A cosa ci porta tutto questo? A riunioni in consigli comunali dove
si decide se dare buoni pasto agli asili oppure fare un inutile festa a memoria
di qualcuno (con costi di centinaia di migliaia di Euro che si bruciano in
un giorno) solo valutando se questo farà nell'immediato eclissare due manifesti,
o una dichiarazione pubblica di un avversario.
Contro questa sottocultura da primati della politica dobbiamo combattere a cominciare dalle
università.
Dite la vostra!

22 settembre 2005

URAGANI AFRICANI E AIUTI EUROPEI AGLI USA

Che sia il nuovo tipo di rivolta dei paesi sfruttati contro la più grande superpotenza ad oggi di fatto esistente?
Che sia biblicamente parlando la "punizione divina" per i peccati commessi da una nazione che invoca Dio nelle sue banconote e nei discorsi del Presidente, ma poi non paga l'ONU e costringe i paesi poveri a votare a favore pena il taglio dei finanziamenti vitali al loro bilancio?
Che sia infine la natura che intelligentemente si ribella contro la nazione più inquinante di questo pianeta?
Non si può dire..ad ognuno il suo punto di vista.. certe però sono alcune cose..
Gli uragani, per chi non lo sapesse, iniziano a formarsi proprio dalle coste dell'Eritrea, attraversano i deserti e si trasformano nella caratteristica forma solo nell'oceano..
Perchè così potenti ora? Perchè il surriscaldamento del pianeta rende la temperatura dell'Atlantico più elevata e questo funge da "motore" per le correnti degli uragani.
Tra i maggiori responsabili del surriscaldamento sono gli USA con le loro emissioni e le loro politiche ambientali.
Per la prima volta da forse sempre nella storia degli USA, il presidente ha dovuto chiedere aiuti umanitari all'Europa.. un'inversione di tendenza storica se pur limitata nella dimensione..
In questi giorni ho sentito molti studenti esprimere opinioni discordanti su cosa dovremmo fare come europei. Essenzialmente si delineano due posizioni:
A) Lasciarli pagare la pena che si meritano e mandare nulla.
B) Dimostrarsi "migliori di loro" e aiutare le popolazioni bisognose nelle zone colpite.

Io mi schiero nella seconda, non tanto per sentimenti filoamericani (bisogna sembre distinguere la politica estera di un paese, dai cittadini che vi abitano), ma perchè il fatto che un cittadino americano riceva aiuti che non provengono dal suo governo, ma sono distribuiti sul suo territorio, provocherà un piccolo ma certo cambiamento di mentalità nei confronti di ciò che sta fuori i sicurissimi (non poi tanto si stanno accorgendo) confini nazionali.
Se io fossi la UE manderei tanti di quegli aiuti che il piano Marshall scomparirebbe nell'ombra dei testi di storia. In alcuni cittadini "ottusi" USA curarsi con un medicinale italiano, piuttosto che dormire tra coperte danesi, avrebbe l'effetto di farli sentire "dall'altra parte della barricata" o almeno di farli riflettere su come si sta quando qualcuno che prima si credeva invincibile ora invece è vinto.
Negli USA c'è una strisciante filosofia di vita basata sul sogno americano che divide di fatto le persone in due categorie: i "winners" e i "losers". Questo etichettamento comincia già dall'infanzia e prosegue, salvo i momenti di delirio nazionale al grido "Unite we stand" per tutta la loro vita scolastica, professionale, sociale.
L'Europa ha ora un grande ruolo, far capire che un giorno si è "winners" e un giorno "losers" e che per tanto il modo migliore di fare politica estera, non è quello di invadere (militarmente, finanziariamente, culturalmente, commercialmente, economicamente) il mondo per poi "concedere", bensì coesistere imparando ad aumentare il livello di vita di chi si rappresenta con responsabilità "globale" e cooperazione. Forse allora anche l'ONU (salvo dei nuovi Reagan) potrà essere visto dagli USA come lo strumento internazionale per il dialogo e la pace davvero.
Dite la vostra!
Ciao!

14 settembre 2005

08 settembre 2005

Esami e consiglio studentesco.

Perchè non proponiamo tutti di rivedere il sistema di tassazione degli esami
e chiediamo al consiglio studentesco di portare avanti questa istanza?
In Australia ad esempio, uno paga solo gli esami che fa.
Questo consentirebbe a tutti di studiare e di non rinunciare all'Università,
se fatti personali non gli permettano di fare molti esami e andare fuori
corso.
Sarebbe un atto di giustizia verso chi ha meno possibilità economiche pure.
Caso mai introdurre ulteriori "bonus" per chi fa esami regolarmente
e ottiene buoni voti.
Dite la vostra!

06 settembre 2005

Tasse universitarie

Ma è possibile che ogni anno UNIPD aumenti le tasse e non dia nulla in cambio????
A Roma si paga € 500 all'anno!!
Le borse di studio di PD non sono nemmeno meritocratiche ma basate sul reddito,
ma vi pare giusto che non si consideri anche chi studia??
Che ne dite??
Si fanno proteste per mille futili motivi, ma non si protesta per questo!!
Siete mai stati alla palestra vicino all'APS? Roba da museo dello sport!!!
Ma che ci fanno con tutti sti soldi?
A Scipol il 40% sono studenti lavoratori che usano la struttura quasi solo per gli esami!!
Dite la vostra!
;-)

Scattata al carnevale di Venezia dal sottoscritto! Posted by Picasa