07 febbraio 2008

Internet è davvero democratico?

Questa settimana ha fatto molto scalpore l'offerta di Microsoft per comprare Yahoo.
Se questo accadesse Microsoft+Yahoo controllerebbero circa il 22% del traffico mondiale di internet. Nulla in confronto al colosso Google che con l'acquisto di YouTube, l'esclusiva su MySpace (di Murdoch) e altri importanti siti controlla circa il 75% del traffico.
Ma perchè tanti soldi spesi per un'azienda? E cos'hanno in comune tutti questi?
Partiamo dalla seconda domanda: Sono tutti Statunitensi! E questo assieme al fatto che i maggiori servers sono statunitensi e i cavi sottomarini internet sono ancora statunitensi o da loro controllati e terminando con il fatto che in pratica almeno il 97% delle informazioni sulla rete viaggiano su siti o motori di ricerca statunitensi, vi può dare un'idea di quanto sia facile gestire l'informazione per le aziende e il governo a stelle e strisce.
Sindrome del complotto? Forse! Ma bisogna anche sapere che Microsoft gestisce moltissimi software militari e civili degli USA (e non solo) e tutti sanno che il governo USA utilizza tutti i mezzi mediatici da 60 anni per proporre, diffondere, promuovere, imporre, il modello usa di democrazia.
Allora mi sono chiesto. Ma internet è davvero democratico?
Ho deciso di fare un piccolo test. Sono andato su Google immagini e ho digitato in inglese " US soldier killS" (cioè "Soldato USA uccide").
Con mia NON sorpresa, nonostante una frase che non si presti ad interpretazioni contrarie (tipo US Soldier killED") non appare una sola foto di un soldato americano che uccida qualcuno in Iraq. ANZI! La chiave inverte del tutto la ricerca e mostra solamente soldati USA uccisi DA (killed) o che salvano bambini insanguinati (naturalmente dando per scontato che non sono vittime di fuoco USA ma di qualche terrorista). Fate la prova da soli, fatene anche altre contro interessi USA e giudicate da voi. Se invece utilizzate altre lingue, il risultato cambia (ma in quanti nel mondo capiscono l'italiano o digitano in cinese, fuori del loro paese?)
Forse gli altri Stati del mondo farebbero bene a chiedersi se è saggio lasciare che siano solo gli USA a gestire le infrastrutture reali e virtuali della rete o la prossima generazione di ragazzi cresciuti a pane, internet ed I-POD (anch'esso USA) non diventino passive vittime di modelli culturali non propriamente democratici.
Dite la vostra!