24 ottobre 2005

Riforma Biagi e nuovi poveri

In questi mesi e ancora di più nei prossimi si è parlato e si parlerà della riforma Biagi.Adesso cominciano a essere prodotti i primi dati sia strettamente relativi al mondo del lavoroma ancora di più (e saranno i peggiori) quelli relativi all'impatto di questa riforma nella società.Qualche informazione sintetica per una vs. indagine personale o solo per informazione:Scopo principale della riforma: Facilitare l'accesso al lavoro ai giovani, facilitare in questo compitole aziende fornendo loro agevolazioni fiscali, creare competitività regolando domanda e offerta diforza lavoro in base alle condizioni del mercato, dare dinamismo al mondo del lavoro.Primi risultati: L'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani (e degli stranieri) non è facilitatocome ci si aspettava. Infatti la percentuale di lavoratori con contratti a tempo determinato (oltre 50 tipologie di contratto possibili nella riforma Biagi) che poi si trasformano a tempo indeterminato sono molto inferiori alle stime.Conseguenze sociali: Una giovane coppia ha un reddito instabile, non può chiedere un mutuo, e avendo anche un reddito inferiore risparmia meno. Se poi resta temporaneamente senza lavoro (cali produttivi) il risparmio viene utilizzato per i beni primari. Consegue che le spese per divertimento e altri beni meno necessari vengonoridotti o annullati con minori introiti da parte di quei settori produttivi interessati e indotto.Inoltre le coppie che si trovassero entrambe in tale situazione lavorativa non sarebbero nelle possibilità di sposarsi o fare progetti di lungo termine, rimandando tale obiettivo avanti negli anni.Un minore reddito e una minore forza lavoro a tempo indeterminato produce una sostenibilità del sistema pensionisticoancora più difficile e produrrà degli anziani (per l'effetto coorte) molto poveri o con grande possibilità d'esserlo (nemmeno accumulano risparmio). L'aumentare degli immobili renderebbe anche difficoltoso l'accesso a mutui a 20 o 30 anni in particolare quelli al 80% o meno (manca risparmio per la parte rimanente).Insomma, se la riforma Biagi non viene accompagnata dalle dovute politiche sociali e di controllo del mercato del lavoro, l'Italia vedrà tempi più neri nel futuro.Dite la vostra!

Riforma Biagi, i primi segnali di conseguenze sociali.

In questi mesi e ancora di più nei prossimi si è parlato e si parlerà della riforma Biagi.
Adesso cominciano a essere prodotti i primi dati sia strettamente relativi al mondo del lavoro
ma ancora di più (e saranno i peggiori) quelli relativi all'impatto di questa riforma nella società.
Qualche informazione sintetica per una vs. indagine personale o solo per informazione:
Scopo principale della riforma: Facilitare l'accesso al lavoro ai giovani, facilitare in questo compito
le aziende fornendo loro agevolazioni fiscali, creare competitività regolando domanda e offerta di
forza lavoro in base alle condizioni del mercato, dare dinamismo al mondo del lavoro.
Primi risultati: L'accesso al mondo del lavoro da parte dei giovani (e degli stranieri) non è facilitato
come ci si aspettava. Infatti la percentuale di lavoratori con contratti a tempo determinato (oltre 50 tipologie di contratto possibili nella riforma Biagi) che poi si trasformano a tempo indeterminato sono molto inferiori alle stime.
Conseguenze sociali: Una giovane coppia ha un reddito instabile, non può chiedere un mutuo, e avendo anche
un reddito inferiore risparmia meno. Se poi resta temporaneamente senza lavoro (cali produttivi) il risparmio
viene utilizzato per i beni primari. Consegue che le spese per divertimento e altri beni meno necessari vengono
ridotti o annullati con minori introiti da parte di quei settori produttivi interessati e indotto.
Inoltre le coppie che si trovassero entrambe in tale situazione lavorativa non sarebbero nelle possibilità di
sposarsi o fare progetti di lungo termine, rimandando tale obiettivo avanti negli anni.
Un minore reddito e una minore forza lavoro a tempo indeterminato produce una sostenibilità del sistema pensionistico
ancora più difficile e produrrà degli anziani (per l'effetto coorte) molto poveri o con grande possibilità d'esserlo (nemmeno accumulano risparmio). L'aumentare degli immobili renderebbe anche difficoltoso l'accesso a mutui a 20 o 30 anni in particolare quelli al 80% o meno (manca risparmio per la parte rimanente).
Insomma, se la riforma Biagi non viene accompagnata dalle dovute politiche sociali e di controllo del mercato del lavoro, l'Italia vedrà tempi più neri nel futuro.
Dite la vostra!

18 ottobre 2005

Primarie e Giurassico politico

Si sono appena concluse le consultazioni primarie, nate in un clima alquanto
turbolento nel mondo politico (e non solo), sia per le lotte interne alle coalizioni e ai
singoli partiti e movimenti stessi, sia per il divario sempre più marcato tra centrodestra e centrosinistra, che contraddistinguerà ritengo, le prossime consultazioni 2006.
Ma qual'è il senso delle primarie così ideologicamente antitetiche al tentativo di tornare al proporzionale?
Sicuramente un segno di democrazia, ma dipende da che uso ora se ne farà di questo risultato che non va confuso con le percentuali di una normale tornata elettorale a livello nazionale.
Certo è che il proporzionale se da un certo punto di vista porrebbe termine ad un marcato classismo del sistema maggioritario (si propongono solo elementi che per ricchezza o titolo possono attrarre voti a detta degli esecutivi) che esclude quasi sempre un rinnovamento e una rappresentanza della vera base, dall'altro ricostituirebbe il peggio del peggio del ns. passato politico, quali liste decise ESCLUSIVAMENTE dal ristretto gruppo della direzione di partito o coalizione, nonché un non improbabile ritorno ad un sistema armonizzato delle tangenti sugli appalti ecc..
Se a questo aggiungiamo che l'omicidio in Calabria (a mio avviso) è semplicemente la richiesta di colloquio della 'ndrangheta al probabile vincitore 2006 (centrosinistra), possiamo farci un quadro di quali necessità di democrazia abbia il ns. paese.
Prodi ora dovrà dimostrare di non aver indetto primarie al solo scopo di finanziare la campagna 2006 (versamento volontario medio 4/5 euro) e dare una stoccatina politica al centrodestra, bensì di voler tener fede ai principi e valori che hanno spinto 4,4 milioni di persone a presentarsi volontariamente ad un voto di solidarietà verso il centrosinistra e protesta verso un centro destra sempre più sordo e sempre più diviso.Dite la vostra!

14 ottobre 2005

All'estero è sempre tutto meglio..ma è vero??

Ieri mi trovavo a Vienna e come nelle migliori barzellette ero in un ristorante con un tedesco e un austriaco. Si parlava del più e del meno, dall'elezione di una donna in Germania (l'ultima donna europea a guida di un paese forte fu la "lady di ferro" in UK) e delle conseguenze che questo avrà sulla politca nazionale e internazionale della Germania (e della UE.. aspettative un'altra caduta di stile di Berlusconi come non mancò di fare con la sig.ra primo ministro finlandese..).
Insomma..alla fine capitiamo sul tema sanità e..SORPRESA! In Austria le cose vanno molto
peggio che in Italia!! Incredibile no?
Infatti le ultime riforme sul sistema sanitario austriaco hanno introdotto dei principi assicurativi sul modello americano. Le persone devono avere una assicurazione (chi se lo può permettere) che però è quasi impraticabile (causa costi) per una famiglia media (se ancora esiste la middle class) con più di 3 figli. Per ogni giorno di degenza ospedaliera il paziente deve pagare un contributo e così via per tutta una serie di prestazioni mediche.
A salvare la faccia è il fatto che al contrario degli USA, il sistema austriaco fa la richiesta di indennizzo al curato solo dopo che questo ha ricevuto le cure e non prima.
Fattore peggiorativo rispetto a quello USA è che comunque la quota di contributo è uguale per tutti senza proporzionalità legata al reddito.
Se è vero allora che in Italia c'è molto da migliorare tutto sommato non va ancora così male.
Dite la vostra!

02 ottobre 2005


Italiane famose in Sud America..leggi su di lei in spagnolo http://www.ultimahora.com/vida/vida_386/madre.htm

E la UE arriverà in ritardo come sempre?

Il giornale paraguayano "Diario Ultima Hora" di oggi ci presenta un "classico" della politica commerciale legata alla strategia militare tipica della guerra fredda.
Il Mercosur (integrazione commerciale tra i paesi Sudamericani) sta cercando un'intesa con il loro gigante vicino di casa, meglio noti come Stati Uniti, i quali al contrario della lentissima UE, si stanno da anni muovendo con tenacia, lungimiranza e aggressività economico-militare in tutti i punti strategici (per un motivo o l'altro) del mondo. In questo caso è il Sud America.
Gli USA stanno ponendo come una condizione sine qua non ad un accordo commerciale con il Mercosur (estremamente bisognoso di entrare in mercati ricchi con i loro prodotti), il fatto di poter aprire istallazioni militari (per es. in Paraguay) con militari USA protetti da immunità totale (già si capisce che le intenzioni non sono certo quelle del rispetto di diritti umani e legalità).
Bisogna sapere che in Paraguay esiste giù un ufficio DEA (Antidroga ufficialmente, CIA realmente) che secondo molti politici paraguayani sta svolgendo un'azione profonda di intelligence per spaccare il blocco mercosur e permettere agli USA il controllo politico e commerciale del Sud America.
L'Unione Europea non sta compiendo alcuna reale azione di contrasto e la conseguenza sarà che per i produttori europei sarà sempre più difficile accedere a questi nuovi mercati ancora non ben conosciuti e accedere alle preziose materie prime che presto saranno saldamente controllate da imprese USA. La stessa cosa sta succedendo in Africa.
La UE può essere un importante contrappeso per questi paesi contro l'aggressività USA, ma per ora la Cina distrae l'attenzione dei ns. politici..
SVEGLIA UE!!!