18 ottobre 2005

Primarie e Giurassico politico

Si sono appena concluse le consultazioni primarie, nate in un clima alquanto
turbolento nel mondo politico (e non solo), sia per le lotte interne alle coalizioni e ai
singoli partiti e movimenti stessi, sia per il divario sempre più marcato tra centrodestra e centrosinistra, che contraddistinguerà ritengo, le prossime consultazioni 2006.
Ma qual'è il senso delle primarie così ideologicamente antitetiche al tentativo di tornare al proporzionale?
Sicuramente un segno di democrazia, ma dipende da che uso ora se ne farà di questo risultato che non va confuso con le percentuali di una normale tornata elettorale a livello nazionale.
Certo è che il proporzionale se da un certo punto di vista porrebbe termine ad un marcato classismo del sistema maggioritario (si propongono solo elementi che per ricchezza o titolo possono attrarre voti a detta degli esecutivi) che esclude quasi sempre un rinnovamento e una rappresentanza della vera base, dall'altro ricostituirebbe il peggio del peggio del ns. passato politico, quali liste decise ESCLUSIVAMENTE dal ristretto gruppo della direzione di partito o coalizione, nonché un non improbabile ritorno ad un sistema armonizzato delle tangenti sugli appalti ecc..
Se a questo aggiungiamo che l'omicidio in Calabria (a mio avviso) è semplicemente la richiesta di colloquio della 'ndrangheta al probabile vincitore 2006 (centrosinistra), possiamo farci un quadro di quali necessità di democrazia abbia il ns. paese.
Prodi ora dovrà dimostrare di non aver indetto primarie al solo scopo di finanziare la campagna 2006 (versamento volontario medio 4/5 euro) e dare una stoccatina politica al centrodestra, bensì di voler tener fede ai principi e valori che hanno spinto 4,4 milioni di persone a presentarsi volontariamente ad un voto di solidarietà verso il centrosinistra e protesta verso un centro destra sempre più sordo e sempre più diviso.Dite la vostra!

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